Come scegliere il tappeto per il salotto: 5 domande da farsi

Un elemento in grado di cambiare completamente il volto del proprio salotto è certamente il tappeto. Funzionale, appariscente, d’impatto, ma terribilmente difficile da scegliere, il tappeto per il salotto può diventare un vero grattacapo fra questioni di grandezza, collocazione e tipologia. Per cercare di venirvi incontro e aiutarvi a fare la scelta giusta, abbiamo creato una lista delle 5 cose a cui pensare per scegliere bene il tappeto del salotto.

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1 Quanto deve essere grande il tappeto?

Il primo dubbio che solitamente viene quando occorre scegliere il tappeto per il salotto è relativo alle sue dimensioni. Ovviamente, dipende dalla grandezza della stanza, ma anche dalla disposizione dei mobili.

Dare un parametro esatto è pressoché impossibile, ma un riferimento importante è il divano: l’ideale è scegliere un tappeto che copra per intero la superficie del divano, lasciando un ulteriore margine di 20-25 cm da tutte le parti. I divani ad angolo possono essere facilmente impreziositi da un tappeto rettangolare, mentre per quelli lineari potete valutare anche tappeti di forme quadrata, circolare o ellittica.

2. Dove collocare il tappeto?

L’altro quesito è quello relativo alla collocazione del tappeto in soggiorno. Anche qui, non esistono regole precise: il tappeto piazzato al centro, lontano dai lati, può valorizzare la camera dandole colore e carattere, ma è consigliabile non fare questa scelta se il salotto è molto grande. Il divano può essere un riferimento anche in questo caso: posizionare il tappeto come suo ‘confine’ non è mai una scelta sconsigliabile.

Pensate anche all’ingombro: un tappeto posto al centro della sala può risultare scomodo nelle pulizie e fastidioso al passaggio, soprattutto se collocato in una zona di frequente transito.

3. Qual è il materiale adatto?

Riguardo ai materiali dei tappeti, ci si può davvero sbizzarrire. Per prima cosa, però, fate valutazioni di tipo igienico-sanitario: se siete soggetti allergici o avete animali in casa, meglio evitare tappeti che accumulano polvere e peli; allo stesso modo, optate per tappeti ipoallergenici.

Se cercate materiali naturali, i migliori (ma anche più costosi) sono quelli in lana, seta e cotone. Ottime e originalissime alternative sono i tappeti in materiali naturali meno diffusi, ma molto affascinanti, come la canapa e la juta.

I tappeti sintetici sono quelli più accessibili, ma offrono comunque una buona tenuta e ampia varietà di modelli e colori: su tutti, citiamo il poliestere e il poliacrile.

4. Come faccio a scegliere lo stile di tappeto giusto?

La risposta a questa domanda è ovvia e complicata allo stesso tempo: il tappeto giusto è quello che si adatta allo stile del salotto. Un arredamento antico o vintage spinge a scelte più tradizionali come il classico persiano, perfetto in ogni contesto.

Tappeti a pelo corto sono pratici da pulire, ma anche di forte impatto per camere dal design moderno e contemporaneo. L’importante è l’armonia che si crea tra lo stile del tappeto è quello della stanza: il tappeto può anche essere un elemento di rottura, che si distacca dal concept complessivo dell’ambiente, purché non crei un effetto dissonante.

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5. Come scelgo il colore del tappeto?

E infine, ultimo quesito: come valutare il colore del tappeto. Qui esistono diverse correnti di pensiero: c’è chi vede nel tappeto l’accessorio perfetto a rompere la monocromia del salotto e chi invece lo ritiene un oggetto che è necessario abbinare in modo chic ai mobili e ai tendaggi.

Anche in questo caso, la regola vincente è quella del gusto personale. Ricordate, però, che il tappeto è un elemento molto evidente e che può completamente stravolgere l’aspetto visuale dell’ambiente: cercate dunque di non eccedere con l’estrosità se non siete del tutto convinti della vostra idea.

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